A mio padre

A mio padre
Se mi tornassi, padre, oggi accanto,
sarei roccia che non teme il mondo,
pronto a sfidar l’ingiusto senza manto
e scender per burroni in un momento.
Silente andasti per il tuo cammino
che si concluse quel giorno ormai lontano
In cui l’odor dei fiori e del divino
facean l’aria rara, mano a mano.
Conforto mi dà tuttora il volto
che mi sorride dall’ingiallita foto.
Non mi dà peso alcun e non ho mai sciolto
quel voto fatto di perenne luce viva,
resta l’amaro per non avere colto
l’immenso amore che a me ti univa.
GiePi

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